La vaccinazione ha un duplice obiettivo: proteggere chi la riceve e la popolazione circostante. In condizioni ottimali si inoculano degli antigeni che, stimolando l’organismo a produrre anticorpi specifici creano una difesa nei riguardi di agenti infettivi. Se dovete partire per l’estero o in zone dove l’antirabbica è obbligatoria, o andare ad una esposizione recatevi dal vostro Veterinario almeno due mesi prima, o consultate il sito
www.ministerosalute.it. Inoltre molte pensioni o strutture autorizzate ad ospitare i vostri beniamini richiedono (a ragion veduta) il libretto sanitario in regola con i trattamenti immunologici e parassitari.
Condizione fondamentale prima di vaccinare un animale specie se cucciolo è accertarsi del suo stato di salute.
La vaccinazione
non è solo una puntura, il paziente che la riceve subisce uno stress e, deve essere sottoposto a una visita e ad un controllo delle feci, tali da assicurare una buona risposta anticorpale del cucciolo di cane, gatto, coniglio, furetto o altro animale nei confronti di virus e batteri spesso causa di malattie mortali. Il cattivo stato di salute o la presenza di parassiti (non sempre visibili a occhio nudo) potrebbero, infatti, influenzare la risposta anticorpale del soggetto. Inoltre un buon programma di vaccinazione varia in funzione d’età, provenienza e luogo dove crescerà il cucciolo. Tutto ciò può e deve essere valutato da un veterinario, che prospetterà un adeguato piano di vaccinazione per il vostro beniamino. Nell’eventualità che il cucciolo abbia già un libretto accertatevi che la firma e il timbro sia di un medico. Quali sono i nemici da combattere? In generale nel cane si crea una protezione nei riguardi di un gruppo di patologie la più comune delle quali (ma non la sola causa di morte del paziente) è la gastroenterite virale, per la leptospirosi potrebbe essere necessario un richiamo semestrale, e dove previsto si vaccina anche contro la rabbia. Tutte le vaccinazioni andrebbero ripetute di massima ogni anno. Nel gatto si effettua la trivalente contro la panleucopenia, l’herpesvirus e calicivirus, da ripetere annualmente. La vaccinazione contro la leucemia felina si effettua solo se c’è un effettivo rischio di contrarre il virus. Anche gli animali cosiddetti non convenzionali vanno protetti, per esempio il furetto è particolarmente sensibile al virus del cimurro, così come il coniglio lo è nei riguardi del virus della mixomatosi. Magari affideremo l’argomento degli esotici ad un collega più preparato al riguardo. Il messaggio che desidero trasmettere è che la buona pratica della vaccinazione ha lo scopo di prevenire malattie spesso letali per i nostri amici animali e pertanto non va sottovalutata o peggio affidata a personale non qualificato.