“Le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. Un importante e legittimo traguardo ma, non dobbiamo dimenticare, nel rispetto delle altrui idee che, siamo comunque responsabili del comportamento dei nostri amici a 4 zampe quindi, tenuti a mantenere puliti i luoghi di passeggio e gli spazi a loro dedicati. Inoltre gli animali vanno tenuti al guinzaglio evitando comunque di nuocere alla quiete, all’igiene e soprattutto ai sensi dell’art. 672 c.p. non possono essere lasciati per lungo tempo sul balcone o nelle abitazioni, per non incorrere nel reato di omessa custodia. Non possono essere più contenute nei regolamenti condominiali frasi del tipo “ il cane non può fare o attraversare, entrare, occupare …” e se doveste ricevere minacce da un vostro vicino, non esitate a denunciare, la legge per esempio punisce (fino a due anni) chi prepara e/o distribuisce esche velenose destinate agli animali ma, che potrebbero essere ingerite dai bambini. A prescindere dalle diversità di opinioni dobbiamo rispettare le esigenze di chi mostra insofferenza verso gli animali e soprattutto rispettare la legge. La legge prevede, l’uso del guinzaglio e della museruola specie per le scale, in ascensore o negli spazi non destinati allo sgambamento dei nostri amici a 4 zampe. Non farebbe piacere neanche a chi possiede un cane sentirlo abbaiare o peggio lamentarsi senza un valido motivo, e soprattutto ciò che dobbiamo assolutamente evitare è lasciare le deiezioni dei propri animali alla mercé delle suole altrui! Raccogliere le feci è un dovere di tutti i proprietari di un cane, anche negli spazi a loro dedicati. Le deiezioni sono fonte di contagio (germi, virus, batteri etc.), inquinamento delle falde acquifere e, trasportate dalle suole delle nostre scarpe, causa di gravi contaminazioni ambientali. Abbandoniamo l’idea che “pestare una cacca” porti fortuna, sarebbe come tenere un chiodo arrugginito in tasca perché sarà ben augurante ma se vi pungete il tetano è in agguato! Inconcepibile poi tenere o meglio detenere un cane alla catena perché incompatibile con la sua natura, così ha saggiamente legiferato in tal senso la cassazione. Norme, regolamenti, leggi spesso soggette a errate interpretazioni causa di litigi condominiali risolvibili, utilizzando il buon senso e il rispetto, merce rara di questi tempi, cerchiamo il dialogo e non lo scontro con i nostri vicini di casa, condividiamo al meglio lo spazio comune, vivere serenamente e in sintonia con il prossimo è cosa pregevole e vantaggiosa anche per i nostri amici a quattro zampe. Per maggiore chiarezza consultare quanto disposto dall’art. 1138 del codice civile dove, è ben specificato che nessun regolamento condominiale può vietare il possesso o la detenzione di un animale domestico.