Responsabile di questa malattia è un protozoo, Leishmania infantum, un piccolissimo organismo unicellulare in grado di colpire l’uomo così come gli animali, anche se in prevalenza il cane. Si tratta di una zoonosi (cioè una malattia trasmissibile all’uomo ) a carattere endemico presente nel mar mediterraneo e sulle coste dell’Italia, dove i nostri amici rappresentano per il flebotomo il serbatoio da quale attingere il protozoo da diffondere. Questo protozoo matura la sua patogenicità all’interno di un flebotomo (insetto simile alla zanzara), che lo assume da un cane malato o portatore, e lo diffonde attraverso la puntura ad altri animali ; inoltre il contagio può avvenire attraverso la trasfusione ematica da un animale infetto a uno sano poiché il protozoo se presente nelle sacche ematiche resiste alla refrigerazione ed il congelamento non ne garantisce la distruzione. La parassitosi è in aumento nel gatto , soprattutto se già affetto da altre patologie debilitanti il sistema immunitario, inoltre il sospetto clinico si manifesta in stadio avanzato, poiché prima di poter valutare i sintomi di leishmaniosi nel gatto (cosi come nel cane) intercorre un lungo periodo legato all’incubazione della malattia. Un test sierologico, presso il vostro Veterinario, è utile per evidenziare gli anticorpi sviluppati dall’organismo in presenza del protozoo, ed anche se non sempre attendibile, può indirizzare al meglio il medico verso una corretta diagnosi. Solitamente questo minuscolo insetto fa la sua apparizione tra maggio e settembre (da marzo nei paesi più caldi), ed è in questo periodo che dobbiamo preoccuparci di attuare un piano di prevenzione sotto la guida del nostro veterinario di fiducia, che potrebbe consigliarci un collare antiparassitario, la cui efficacia semestrale protegge il nostro pet dalla puntura del flebotomo, ma anche altro se lo stato di salute del nostro amico presuppone eventuali reazioni allergiche al collare. Citiamo ed esempio alcuni dei rimedi naturali che possono prevenire la puntura di questi pappataci ma che, così come i collari antiparassitari non sono risolutivi, fra questi la melaleuca (noto come tea tree), la citronella, l’eucalipto, il geranio ed altri ancora che fungono solo da insetto repellenti e certamente non sono curativi. E’ possibile vaccinare il proprio cane contro la leishmaniosi, a tal proposito vi consigliamo di valutarne l’effettiva necessità consultandovi prima con il vostro medico veterinario di fiducia.