IL CANE… ANZIANO
Tutti noi vorremmo rimanere più a lungo con i nostri pets, fin da quando cuccioli entrano nella nostra vita per giungere al giorno in cui anziani e stanchi lasciano un baratro nel nostro cuore. Quando possiamo considerare un cane anziano e come aiutarlo in questa delicata fase? Per convenzione, dal 7mo/8avo anno, inizia il percorso del cane verso la terza età e, generalizzando, si può dire che un molossoide vive meno rispetto a un cane di piccola taglia. Ci sono fattori come il gioco, la socializzazione, l’attività fisica giornaliera, l’ambiente familiare, la prevenzione di talune patologie di razza e non (verificabili attraverso dei periodici controlli medici e di laboratorio) che influenzano le aspettative e la qualità della vita dei nostri amici, non trascuriamoli. Come per l’uomo, l’alimentazione svolge un ruolo importante, sia essa casalinga o commerciale poco importa purché vengano rispettate qualità e quantità consigliate, sia bilanciata e adatta all’età del soggetto, all’attività pisco-fisica e/o alla presenza di patologie in atto. I nostri pets sono sempre più tondetti del necessario, a giudizio dei proprietari mangiano il giusto, mai o pochissimo cibo fuori orario “appena appena un pezzettino di parmigiano, un po’ di prosciutto o una sottiletta per la pillola, qual cosina dalla tavola …” insomma l’obesità dilaga. Torniamo al nostro “vecchietto” e attraverso alcuni ma semplici passaggi controlliamo se tutto procede per il verso giusto. Chiediamo consiglio al vicino di casa, al negoziante, al tuttologo? Certo che no! Andremo dal nostro medico veterinario di fiducia che dopo aver visitato e valutato lo stato di salute del nostro amico ci dirà come affrontare al meglio lo status di cane anziano. Il solo esame oggettivo (visita) può risultare a volte insufficiente. L’approfondimento diagnostico attraverso esami specifici come un esame delle feci (per escludere la presenza o meno di parassiti
), un’indagine ematochimica completa, la valutazione ecografica di organi e distretti, ci offriranno un chiaro quadro dello stato di salute del paziente, permettendoci di evidenziare eventuali anomalie, per procedere ad un adeguato trattamento terapeutico. Il cane maschio può soffrire di prostatite, una corretta manualità (non sempre gradita ma necessaria) da parte del Medico Veterinario verificherà lo stato di questo importante organo fibromuscolare e ghiandolare a volte fonte di gravi patologie. Se poi all’apertura delle fauci del nostro pet un’aria malsana investe le nostre narici, forse è necessaria una profonda e accurata pulizia dei denti, che solo il Veterinario può eseguire, spesso nel cane anziano è necessaria l’estrazione di uno o più denti, quindi l’uso dell’anestesia. Soltanto dopo un’accurata detartrasi è possibile utilizzare prodotti utili a rallentare la formazione del tartaro. Le visite e i controlli periodici nel cane anziano, sono quindi fondamentali e consentono un corretto monitoraggio delle funzioni vitali rendendo più agevole il percorso della terza età, nel rispetto di chi ci ha donato tanto affetto e fedeltà, senza chiedere veramente nulla in cambio.