Non senza il mio prezioso cuscinetto!
“Buongiorno dottoressa, vorrei far visitare Balù, potrebbe gentilmente fissarmi un appuntamento?”
Un’elegante e distinta signora, non prima di aver chiesto permesso, fece il suo ingresso in sala visita, tenendo in mano un lungo guinzaglio alla cui estremità era agganciato uno splendido Bouledogue francese bianco e nero. L’iperattivo Balù era talmente felice di incontrare nuovi umani, che era quasi impossibile per il veterinario visitarlo accuratamente, anche perché non intendeva mollare il suo piccolo cuscino saldamente ospitato tra le sue fauci.
“Non si preoccupi signora, è un nodulo sottocutaneo, certo è un po’ grandino, si potrebbe pensare di intervenire chirurgicamente, ma non prima avere fatto ulteriori indagini”.
Di seguito si decide di intervenire asportando il nodulo prima che lo stesso potesse ulteriormente ingrandirsi se non addirittura infiltrarsi lungo il tessuto sottocutaneo non senza altri complicazioni.
Balù, per niente preoccupato di quanto era stato deciso sul da farsi, se ne stava lì, sulla poltrona del veterinario, con bocca il suo cuscinetto che mollava solo per riprendere fiato, a quel punto la signora rassicurò il medico, precisando che “ Stia tranquilla, sarà lui stesso ad accantonarlo quando sarà sporco e ben insalivato, ma ne vorrà subito uno pulito“.
Il giorno dell’intervento, Balù varcò la soglia dell’ambulatorio con ben saldo in bocca il suo fardello, pulito e fresco di bucato, che fu costretto ad abbandonare ai primi effetti della preanestesia, consentendo all’anestesista di intubarlo per anestetizzarlo ed al chirurgo di procedere così all’asportazione del nodulo. Tutto andò per il verso giusto, e Balù in attesa del suo completo risveglio, fu ricoverato in day hospital e posto all’interno di un’apposita gabbia, per essere assistito al meglio ma, notammo che durante il risveglio il nostro amico continuava a muovere il capo spostando nervosamente gli occhi alla disperata ricerca di qualcosa. Dopo un attimo di perplessità, il veterinario indirizzo il suo sguardo su un’elegante borsetta di stoffa, lasciata dalla proprietaria di Balù che, consapevole delle esigenze psichiche del suo PET, aveva lasciato ben tre cuscinetti puliti, una ciotola per il cibo e una per l’acqua, un lenzuolino e una copertina, perché sicuramente Balù al suo risveglio, avrebbe avvertito dei brividi di freddo, insomma un vero e proprio provvidenziale corredino ospedaliero. Sì, perché il nostro amico fu veramente felice di sentirsi a suo agio in un luogo che di certo non era la sua solita stanza, ma almeno conteneva tutti i suoi effetti personali, compreso il suo piccolo cuscino che addentò avidamente fissando negli occhi il veterinario come se volesse dirgli “finalmente”.
Balù torno più volte a trovarci ma sempre accompagnato dal suo inseparabile e piccolo cuscino.
Questo episodio, ci suggerisce come siano importanti per i nostri amici Pet, (ospitati per diverse ragioni in un luogo non familiare), un gioco, una copertina o un vostro indumento, oggetti che lo aiuteranno a superare il temporaneo distacco dal suo padroncino.
Dr.ssa Carla Ricci