il vassoio... profumato
Quando il medico rivolgendosi al cliente disse:
“Lei non si preoccupi, me le porti così come sono, penserò io a pulirle da terra e ghiaia “.
Non pensava certamente che questi prendesse alla lettera quanto detto, ma si sbagliava, infatti ...
“Ecco dottoressa “disse, porgendo al medico una vaschetta igienica emanante odorosi e fisiologici effluvi di gatto maschio, comprensivi di parti solide e liquide, e aggiunse.
“Sono di ieri sera, va bene lo stesso? “.
Il veterinario assumendo un’espressione da cattivo odore e prendendo fra le mani l’oggetto in discussione pensò, “è vero che gli avevo detto di portarmi le feci, anche se sporche, d’altronde come vuoi che sia la
cacca, sporca, no! “.
Poi, assumendo un’aria
maleodorantemente professionale disse:
“L’esito dell’esame è pronto domani ma, aspetti un attimo che le do la vaschetta “.
Recatasi nella stanza adiacente, estratto, il campione fecale dal vassoio profumato immediatamente sigillato in un nero sacchetto, tornò frettolosamente in sala d’aspetto porgendo il tutto al sorridente cliente congedandolo.
Quasi contemporaneamente afferrò energicamente la bomboletta di deodorante saturando le stanze con il profumo in essa contenuto e, nonostante la gelida giornata aprì tutte le finestre disponibili commentando.
“Mi consola solo pensare che nel rientrare a casa dovrà portarsi dietro anche la vaschetta, sai che goduria! “