l’arte della... persuasione
“Perché se non mangia, mi sento in colpa e, se non lo vuole, lo sputa“. Disse la signora, e senza prendere respiro aggiunse
“anche con mia figlia ho penato tanto, poi sa con il gioco dell’aereo, riuscivo a farla mangiare, Pallina (questo era il nome della cagnolina) invece... niente, per dieci giorni non ha aperto bocca, poi ... “.
“E’ riuscita a farla mangiare allora ” disse il veterinario accondiscendente e ansioso di scoprire cosa aveva escogitato l’anziana signora per ovviare all’inconveniente.
“Me ne vergogno un po’, ma adesso le spiego, io e Pal facciamo un gioco “.
“ E quale sarebbe “ interruppe il medico
“Dunque, io sto carponi coprendomi il viso con le mani e rimanendo immobile sul tappeto con accanto il piatto del cibo e sussurrando paroline a Pal, che intanto mi guarda dall’uscio della stanza accanto. Poi le dico, fai la talpa e vieni dalla tua mamma“
“E lei?“ disse il medico
“Dopo aver abbaiato un paio di volte, striscia in terra come un marine, anzi come una talpa e, avanzando lentamente con le zampine come se scavasse, con il musetto mi sposta le mani dal viso e piange; ed è a questo punto che imboccandola, badi bene solo imboccandola, prende lentamente il cibo dalle mie mani e, quasi a farmi un favore mangia, la birichina ...”
Il veterinario non ebbe il coraggio di commentare in alcun modo quanto riferito dalla cliente e, rivolgendosi al cane chiese:
“Cosa c’è che non va nella tua pappa Pal ?“
La signora quasi anticipando un’eventuale risposta del cane, e tenendola ben salda al petto rispose:
“Al mattino appena un tozzo di pane toscano. A pranzo preparo un tantino di pollo frullato cotto a vapore, 100 g. circa,
a cena,un 250 g. di nasello sempre cotto a vapore con un cucchiaio d’olio di mais e un pizzico di sale.
“Ogni tanto mangia qualche biscottino al cioccolato, tutto qui dottoressa “.
“ Non ti potrai mica lamentare Pallina, dovresti pulire il piatto senza problemi, mah! Cosa vuol fare signora, faccia finta di avere una bambina capricciosa “ disse il medico
“Ma dottoressa!“ esclamò l’anziana donna quasi stritolando a se il cane Pallina per me è una figlia! Allora posso continuare così, sa, a volte i miei figli mi prendono in giro, non ricordano più le lotte di quando eran piccini“
“Stia tranquilla“ concluse il medico “in fondo è la sua Pal, basta solo sopportare i parenti, ma togliamo i biscottini al cioccolato però, promesso?“.
Gli apici di un raggiante semicerchio raggiunsero i lobi delle orecchie della donna,che non aveva ancora sorriso.
Sarebbe stato crudele spezzare il forte e vitale legame affettivo dell’anziana signora, e comunque non avrebbe risolto nulla, il cane stava bene, la donna sarebbe andata sicuramente incontro ad una crisi depressiva.