Cane pastore tedesco, nome Buck, sesso M, nato il 13/02/2013, colore nero-focato, segni particolari sfortunato; e sì, perché nonostante fosse nato in un giorno tradizionalmente fortunato, non lo era per niente.
E come poteva esserlo con un padrone simile?
Il poveretto a sentire il suo proprietario:
“Dottoressa è un cane da esposizione sa, l’ho pagato una cifra, domenica prossima deve gareggiare, è indispensabile rimetterlo in sesto, altrimenti come faccio?“.
Il giovane di circa 18 anni o poco più entrò in ambulatorio con sua Lacoste imbrattata di sangue, tenendo Buck visibilmente affaticato (tanto da mostrare la lingua nella sua totale lunghezza) fra le braccia, gemente e sanguinante dai cuscinetti posti alle estremità degli arti di tutti i cani.
“Cos’è accaduto?“ chiese il veterinario, intanto che il giovane poneva il cane sul tavolo dell’ambulatorio.
 “Niente, l’ho portato fuori come tutte le mattine alle 11:30 (siamo in estate!), per il suo allenamento quotidiano, in verità è da un paio di giorni che zoppica, pensavo fosse normale, considerando che è la prima volta che corriamo in bicicletta”.
“Corriamo? È lei che sta sulla bicicletta“ interruppe il medico, intuendo cosa fosse accaduto“ il cane suppongo lo affianchi trattenuto dal guinzaglio”.
“ Beh! Vuole che lo lasci libero in strada, è pericoloso“ ribatté il cliente, ed aggiunse“ probabilmente si è tagliato, non lo so cos’è accaduto , d’un tratto ha iniziato a non stare più al passo, io l’ho tirato per qualche metro, poi si è fermato sdraiandosi, ed allora ho visto che sanguinava“
Il veterinario dopo aver applicato delle compresse di garza fredda sugli ormai inesistenti cuscinetti del malcapitato, messo a nudo la rosea carne sottostante, fatte le dovute medicazioni, fasciate le quattro zampe e, visibilmente inferocito dalla unica ricorrente domanda del giovane, ”cosa pensa ce la farà per domenica“ disse:
“Intanto potresti continuare tu l’allenamento, ma a piedi e possibilmente senza scarpe, forse ti renderai conto di cos’è accaduto al tuo cane, sicuramente non potrai farlo gareggiare per qualche tempo, e come potrebbe, non vedi che gli hai fuso le zampe?“.
L’espressione del ragazzo assunse un’aria ragionevolmente pentita e amareggiata, dalla sua mente si dissolsero i fumi espositivi e contraendo fortemente le ghiandole lacrimali disse:
“ Che casino ho combinato Buck, ce ne freghiamo delle mostre, va là “.
Ah! Dimenticavo di dirvi che l’accompagnatrice e fidanzata del giovane, nervosamente aggiunse:
“Te l’avevo detto io, che l’avresti bagattato a forza di farlo correre, ma tu no, te lo doveva dire il veterinario, te lo doveva dire“.